Tratto da intervista a Ing. Lombardi,consulente del Ministero dell'Ambiente, sulle ultime novità legislative in acustica ambientale.
Egr. Ing Lombardi a quasi un anno dall’entrata in vigore dei decreti 41/17 e 42/17 qual è lo stato dell’attuazione delle due normative ?
Il decreto legislativo 17 febbraio 2017, n.41, recante “Disposizioni per l’armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico con la direttiva 2000/14/CE e con il regolamento (CE) n. 765/2008, a norma dell’articolo 19, comma 2, lettere i), l) e m) della legge 30 ottobre 2014, n. 161”, riguarda sostanzialmente modifiche, aggiornamenti ed integrazioni al decreto legislativo 4 settembre 2002, n. 262, di recepimento della direttiva 2000/14/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’8 maggio 2000 concernente l’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto.
Il decreto legislativo n. 42/2017, contiene invece norme in attuazione delle lettere a), b), c), d), e), f) e h), dell’articolo 19, comma 2, della legge 30 ottobre 2014, n. 161. Tale decreto, dopo i visti ed i richiami ai provvedimenti normativi cui lo stesso fa riferimento o è collegato, riporta ventotto articoli e due allegati suddivisi in otto capi, ciascuno relativo ad una delle sette lettere dell’articolo 19, comma 2, della legge 30 ottobre 2014, n. 161 cui il decreto legislativo ha dato attuazione, più uno relativo alle disposizioni finali.
Come è possibile constatare dalla lettura delle epigrafi dei due decreti legislativi, essi non hanno dato attuazione alla lettera g), dell’articolo 19, comma 2,
della legge 30 ottobre 2014, n. 161 “g) semplificazione delle procedure autorizzative in materia di requisiti acustici passivi degli edifici”, in quanto un‘ulteriore proposta di decreto
legislativo appositamente predisposto dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, non ha completato l’iter approvativo previsto nei tempi stabiliti dalla stessa
legge di delega. Con l’emanazione dei due decreti citati non è stata dunque data completa attuazione a quanto richiesto dalla legge 30 ottobre 2014, n. 161, perdendo l’occasione
di rivedere e rendere più funzionale ed efficace quanto stabilito dal decreto ministeriale 5 dicembre 1997 sui requisiti acustici passivi degli edifici. Al momento una sua revisione
potrà quindi essere attuata solo con una modifica del decreto ministeriale stesso e non con un decreto legislativo, come era disposto dalla legge di delega 30 ottobre 2014, n. 161, e ciò
richiederà purtroppo ancora tempi lunghi per poter legiferare su questo importantissimo e complesso argomento.